Sei sei un’impresa che vuole acquistare nuovi macchinari, impianti, attrezzature o comunque beni strumentali, “Nuova Sabatini” è l’agevolazione messa a disposizione dal Ministero dello Sviluppo Economico per le imprese che vogliono rinnovare gli impianti, acquistare nuove attrezzature, investire in hardware, software e tecnologie digitali.
I beni devono essere nuovi e riferiti alle immobilizzazioni materiali per “impianti e macchinari”, “attrezzature industriali e commerciali” e “altri beni”.
Sono quindi escluse le voci “terreni e fabbricati” e “immobilizzazioni in corso e acconti”.
Due i principali obiettivi: accrescere la competitività del sistema produttivo del Paese e migliorare l’accesso al credito delle piccole e medie imprese.
Cosa prevede la misura?
La misura, prevede:
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La costituzione presso Cassa Depositi e Prestiti (CDP) di un plafond di risorse che le banche e gli intermediari finanziari aderenti, potranno utilizzare per concedere alle PMI, fino al 31 dicembre 2016, finanziamenti di importo compreso tra 20.000 e 2 milioni di euro a fronte degli investimenti in macchinari, impianti, beni strumentali di impresa e attrezzature nuove ad uso produttivo.
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La concessione da parte del MISE di un contributo in favore delle PMI, che copre parte degli interessi a carico delle imprese sui finanziamenti bancari, in relazione agli investimenti realizzati. Il contributo è pari all’ammontare degli interessi, calcolati su un piano di ammortamento convenzionale con rate semestrali, al tasso del 2,75% annuo per cinque anni.
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La possibilità di beneficiare della garanzia del Fondo di Garanzia per le Piccole e Medie Imprese, fino alla misura massima prevista dalla vigente normativa (80% dell’ammontare del finanziamento), sul finanziamento bancario.
Si tratta, in conclusione, di uno strumento agevole ed efficace, in grado di raccogliere la sfida per accrescere la competitività del paese di fondamentale importanza per uscire dalla crisi.
È rivolto alle micro, piccole e medie imprese su tutto il territorio nazionale.
Sono ammesse le imprese che, alla data di presentazione della domanda:
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Hanno una sede operativa in Italia e sono regolarmente iscritte nel Registro delle imprese o nel Registro delle imprese di pesca.
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Sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti.
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Non sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali.
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Non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti considerati illegali o incompatibili dalla Commissione Europea.
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Non si trovano in condizioni tali da risultare imprese in difficoltà.
Sono ammessi tutti i settori produttivi, inclusi agricoltura e pesca.
Gli unici esclusi sono i seguenti:
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industria carboniera
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attività finanziarie e assicurative
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fabbricazione di prodotti di imitazione o di sostituzione del latte o dei prodotti lattiero-caseari
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attività connesse all’esportazione e per gli interventi subordinati all’impiego preferenziale di prodotti interni rispetto ai prodotti di importazione.
L’investimento è interamente coperto da un finanziamento bancario (o leasing) che può essere assistito fino all’80% dell’importo dal Fondo di garanzia e deve essere:
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di durata non superiore a 5 anni
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di importo compreso tra 20.000 euro e 2 milioni di euro
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interamente utilizzato per coprire gli investimenti ammissibili.
Complessivamente sono già disponibili 2,5 miliardi di euro. Non ci sono bandi o scadenze: i contributi saranno concessi fino a esaurimento dei fondi.
Porte aperte in banca quindi, per ottenere i prestiti e, in più, anche un contributo sugli interessi.
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